venerdì 24 dicembre 2010

buone feste


in questo periodo non sono stato molto "ciarliero"...

a causa di alcuni spiacevoli ma non gravissimi imprevisti in casa,
e, soprattutto, per una mole di lavoro esagerata che mi ha fatto venire la nausea da computer...

ad ogni modo, volevo almeno fare gli auguri a tutti voi di buone feste.

google reader mi segnala "solo" 373 post da leggere per riaggiornarmi...
cercherò nella prossima settimana di rimettermi alla pari.

a risentirci. :)


domenica 21 novembre 2010

echi dal passato

per riempire la piovosissima domenica, sono andato avanti con il mio "lavoro" di scannerizzazione di vecchie stampe "sradicate" dagli album...

fin dalle vecchie foto di scuola, le prime delle quali mostrano dei fiocconi azzurri più grossi del mio viso.

foto con mio nonno,
foto di amici che il corso della vita mi ha portato lontano. alcuni dei quali me li ha portati proprio via.
foto di amici coi quali, seppur sempre più raramente, ci si vede ancora per qualche buona birra e una chiacchiera,
foto di amici che poi il corso della vita ha dimostrato invece di non meritarsi la definizione di "amico".
foto di vecchie auto.

foto di vecchi amori,
foto di viaggi ormai irripetibili,
foto con amici di stadio. e mi accorgo che alcune facce sono le stesse in foto di venticinque anni fa... una malattia. è una malattia...
foto in sala di registrazione, foto di quando si suonava...


scatti rubati di nascosto.
foto di natali e di compleanni.
e il mio viso che col passare delle pagine si fa sempre più maturo (i capelli bianchi vennero solo con l'avvento in casa mia della fotografia digitale).


e allora ci vuole della musica.
ma questa stronza accentua i ricordi.
cambio canzone quasi ad ogni pagina di album.
e sale un velo di tristezza.

il velo si fa più spesso.
decido quindi di abbassare le luci e di godermi la musica,
con il cuore che mi si inumidisce
e i pensieri che cominciano a rincorrersi.

beh, son pronto a riempire gli album di nuove foto
per poter domani piagnucolare sul mio oggi.

martedì 16 novembre 2010

nessun colpevole

premetto che in realtà per l'attentato di piazza della loggia a brescia i morti furono otto.
e i feriti centodue.

sono passati oltre 36 anni da quel 28 maggio 1974.
ma siamo arrivati alla conclusione.
tutti assolti.

non colpevole delfo zorzi, ex ordine nuovo.
non colpevole carlo maria maggi, ex ordine nuovo.
non colpevole maurizio tramonte, collaboratore dei servizi segreti.
non colpevole francesco delfino, generale dei carabinieri.
non colpevole pino rauti, ex segretario dell'msi.

non mi aspettavo nulla di diverso, ma sento tanta amarezza dentro di me...

sabato 13 novembre 2010

Ippocrate dimenticato

mi riferisco alla notizia del chirurgo in germania che si è rifiutato di operare un paziente con una svastica tatuata.

d'accordo... cazzoni della specie del paziente che si fanno tatuare sul corpo delle svastiche dimostrano di nulla aver capito della vita.
ma certamente allora ci sono persone senza un tatuaggio che sono ancora più psicopatiche/pericolose/dementi del paziente soggetto della vicenda.

tra le altre cose, nel giuramento di ippocrate si giura:

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
  • di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;

stesi sul lettino di un ospedale, bisognosi di un'operazione si è tutti uguali.

tatuati e non.
cazzoni e non.

lunedì 8 novembre 2010

ricordando Giorgio


Giorgio Ferrini, ovviamente.

scomparso l'8 novembre 1976. A trentasette anni, causa un aneurisma.

Eterno simbolo di un Granatismo, di un Tremendismo ormai tristemente scomparso.

Per sedici anni nostro giocatore e Capitano.
Quando la morte ce lo portò via, Giorgio era ancora nel Toro, come allenatore in seconda (di Luigi Radice).
Di un Toro che giocava con lo scudo cucito sul petto.

Chissà cosa penserebbe di questo calcio di oggi.
Chissà cosa direbbe (o darebbe) ai giocatori del toro di oggi.

ciao Giorgio.






venerdì 5 novembre 2010

forse sto impazzendo


forse sto impazzendo... oppure solo rincoglionendomi.

sarà che siamo giunti al venerdì.
sarà che ho partecipato all'ennesima riunione "comandata" in ufficio. e questo nonostante io abbia da sbrigare una discreta mole di lavoro arretrato.

va bene che questa riunione riguardava la sicurezza sul posto di lavoro....
però tre ore di riunione sul corretto uso del videoterminale mi sembra un pochino esagerato!

dopo un'ora ho cominciato a sbadigliare e mi sono quasi slogato una mascella.

poi mi è venuto caldo (eravamo in una decina di persone in una saletta) e mi sono tolto il golfino di cotone (che fa tanto impiegatuccio).

e allora ho cominciato a pensare di togliermi anche la camicia... le scarpe... le calze... i pantaloni... gli slip.
e ho continuato a pensare alla reazione che avrebbe potuto suscitare la cosa.

sarei riuscito ad arrivare alla fine o mi avrebbero bloccato prima?
avrei continuato imperterrito e nudo seduto composto alla poltrona a fissare l'inviato che teneva il corso?

ma si può che sarò andato avanti per minuti buoni a fantasticare su tutto ciò?
e lo vado a confessare sulla rete?

...mi sa che sto peggiorando.

meglio bersi una birra, vah.

uff... che caldo... via questo golfino...

martedì 2 novembre 2010

milano - stop all'ecobus


l'importante è agire per il bene comune.
l'importante è la lungimiranza.

riassunto conciso (comunque qua trovate l'articolo completo):

dal maggio 2006, l'università di milano-bicocca aveva attivato un servizio di eco-bus a alimentazione ibrida (elettrica/diesel) di ridotto impatto ambientale che collegava le sue sedi alla stazione di greco e a alcune fermate della linea metropolitana 1 (percorsi malamente serviti dall'atm).

per di più questo servizio era gratuito.

anzi: proprio questo è il problema.

perchè il comune di milano ha ora bloccato d'ufficio la navetta per concorrenza sleale nei confronti dell'atm, considerato che chiunque poteva accedere sui pullman in questione...




nella Foresta Nera

approfittando del giorno di ferie, abbiamo (plurale che indica me, moglie, figlio + mio fratello&compagna) fatto una piccola vacanzina di tre giorni in quel della foresta nera.
più precisamente a Hoechenschwand.

non è la prima volta che ci andiamo, anzi.
mia moglie ci ha lavorato alcuni anni or sono, e sono posti che le sono rimasti nel cuore.per cui, ogni tanto si approfitta di qualche giorno di ferie e si va a farci un salto.

e nei dintorni, si girano altri caratteristici paesielli tedeschi immersi nella foresta nera.



una vacanza tranquilla.
nel segno del relax.
siamo stati anche fortunati con il tempo: mentre l'italia era sott'acqua (per lo meno la mia zona), noi addirittura si restava semplicemente in felpa, nonostante fossimo un po' più a nord e a circa mille metri d'altitudine.

per capirsi il livello di "tranquillo paesino", basti dire che nei prati all'interno dei paesi si trovano facilmente degli scoiattoli.
e che il silenzio non era rotto dal rumore delle automobili, ma dai boccali di birra che sbatacchiavano sui tavoli.

nel "nostro" paesiello quest'anno abbiamo trovato parecchie "sculture" di paglia disseminate qua e là.
alcuni esempi:

(però gli altri scoiattoli che vagabondavano nei prati erano più piccoli)




(mi hanno detto solo dopo che la botte di birra non era vera...)
ah!... un promemoria per le prossime volte: mai entrare in un negozio di souvenirs dopo essere uscito da una birreria:


tra l'altro mi hanno detto che ho spergiurato che mercoledì sarei tornato in ufficio con questo bel cappellino... speriamo di non perdere il posto di lavoro...

battute a parte, ammetto che ogni volta che si torna da quelle parti si trova qualche pensione chiusa, qualche locale è sparito e della gente che si conosceva si è trasferita altrove...
penso purtroppo che siano paesi destinati lentamente a sparire...

beh bando alla tristezza e pensiamo positivo: anche con questo viaggio ho arricchito il mio personale vocabolario di tedesco:

vergognoso si dice "beschämende"
indegno si dice "unwürdig"
immorale si dice "unmoralische"
berlusconi invece si dice uguale...

domenica 24 ottobre 2010

riflessioni Granata - 24 ott. 2010

che schifo.

cairo ha sperperato un enorme patrimonio di entusiasmo, rinato dopo la nostra resurrezione del 2005: ricordo la finale spareggio dei play off contro il mantova (vedi foto): record di spettatori per la stagione in quel di torino, nonostante i gobbacci avessero vinto (seee) lo scudo quell'anno. era il giugno 2006.
ci aveva promesso (e noi sognavamo) di far tornare Toro il toro. oltre tutto a quell'epoca si era centrata la promozione dalla B al primo colpo, con una squadra creata in pochi giorni. la gobba, grazie a calciopoli stava invece per percorrere il sentiero inverso.

si voleva una società che fosse degna del suo passato, e non succube.


arrivati all'ottobre 2010...
la gestione societaria resta farraginosa con navigazione a vista.
il settore giovanile (da sempre nostro vanto) è quasi azzerato.
i ruderi dello stadio filadelfia continuano a marcire.
le conferenze stampa continuano a tenersi in un container.
nei tre penosi anni di serie A che abbiamo vissuto durante la presidenza cairo abbiamo avuto il piacere di assistere a torino a 57 partite. di queste ne abbiamo perse 24. vinte solo 18. una volta, invece, venire a torino era un problema per chiunque.
ieri il frosinone (dico il frosinone, mica il real madrid) dopo venti minuti vinceva già per due a zero. anche loro sono tornati dalla gitarella a torino con tre punti in saccoccia.
in questo campionato, dopo undici partite ne abbiamo già perse sei.
non voglio stare qua a contare quanti allenatori e direttori sportivi abbia cambiato cairo in queste cinque stagioni e mezza (alla faccia di un presunto progetto).
il presidente è ormai contestato apertamente con teste di maiale che vengono recapitate in sede.
la squadra ha avuto ieri nel post partita il suo primo contatto stagionale negli spogliatoi con una delegazione di tifosi...



ora si parla del presunto arrivo di uno sceicco che vorrebbe comprarsi il Toro.

appena l'ho detto a mio figlio, è subito andato alla playstation modificando la rosa della squadra: al posto dei poveri de vezze e de feudis sono arrivati sotto la mole gerrard e fabregas.
all'ala basta con gasbarroni: ormai c'è cristiano ronaldo e il povero rolando bianchi (l'unico sopravvissuto) ora fa coppia con wayne rooney.

basta solo che lo sceicco (che ha un nome: Mansour, proprietario della Etihad Airways, e anche del Manchester City) se dovesse davvero arrivare, non mi diventi a breve così:











venerdì 22 ottobre 2010

milano, 22 ottobre 2010


in occasione della mostra di Salvador Dalì "il sogno si avvicina", c'è stato un incontro che potrei definire epocale. :)

mercoledì 13 ottobre 2010

e quindi uscimmo a rivedere le stelle


prima di esultare pienamente, aspetto di vedere anche l'ultimo minatore, il trentatreesimo (chissà che ansia mentre aspetterà il suo turno da solo a oltre seicento metri sotto terra).
però vederli risalire uno dopo l'altro dopo una "prigionia" di oltre due mesi mi fa tirare un respiro di sollievo.
per loro e per le loro famiglie.
bene così.



domenica 10 ottobre 2010

finalmente!

finalmente una domenica di sano cazzeggio.

dopo tanti giorni passati di corsa.
correndo al lavoro. correndo dietro ai figli. correndo a fare la spesa.
correndo sempre e comunque nel traffico dove tanta altra gente sta correndo come me.

finalmente mi sono rilassato.
sfogliando album di ricordi.
non sotto forma di fotografie, ma di canzoni.

ogni canzone che si lega a un luogo, o a un volto, o a una determinata situazione.
senza continuità musicale. senza pretese di omogeneità.

se non il filo nella mia mente (malamente attaccato al mio neurone superstite) che lega ricordi e musica.

passando attraverso cose assurde.
saltando (per capirsi) da beth dei kiss a wishing on a star di paul weller.
da greetings to the new brunette (shirley) di billy bragg a all my colours degli echo & the bunnymen, a the wait dei killing joke.

il tutto mentre moglie e figli erano usciti con i nonni, quindi avevo campo libero con musica e (soprattutto) volume.
il tutto con un cielo malinconicamente autunnale.
il tutto tirando le tende e abbassando leggermente le tapparelle in modo da crearmi la giusta luce per crogiolarmi nella malinconia che puntualmente mi sale quando rivango ricordi, fossero anche brutti.
il tutto sorseggiando un pomeridiano bicchierino di whisky...

ahhhh, se poi la serata si chiudesse bene, sarebbe una domenica da "circolino rosso" sul calendario...


dimenticavo...

se con la musica al pomeriggio cazzeggio,
il toro nella bergamasca andrà a passeggio. :D





sabato 2 ottobre 2010

tom waits - anywhere I lay my head

Well I see that the world is upside-down
Seems that my pockets were filled up with gold
And now the clouds, well they've covered over
And the wind is blowing cold
Well I don't need anybody, because I learned, I learned to be alone
Well I said anywhere, anywhere, anywhere I lay my head, boys
Well I gonna call my home

Beh mi rendo conto che il mondo è sottosopra.
Sembrava di aver le tasche piene d'oro,
Ora le nuvole hanno coperto tutto.
E il vento soffia freddo.
E non ho bisogno di nessuno, perché ho imparato, ho imparato a stare solo.
E ovunque, ovunque, ovunque io appoggerò la mia testa,
L
o chiamerò casa mia.


pago per le mie idee

nel 1850 potrebbe averlo detto Michail Bakunin, quando fu dapprima condannato a morte, poi pena commutata nel carcere a vita.
nel 1929 Sandro Pertini fu condannato prima alla reclusione, poi al confino per le sue idee.
nel 1962 Nelson Mandela fu incarcerato per le proprie idee. Ne uscì solamente dopo venticinque anni.
nel 1965 Malcom X pagò con la vita le proprie idee.
nel 1967 Che Guevara pagò con la vita il combattere per le proprie utopie.
nel 1981 Bobby Sands pagò con la vita lo sciopero della fame che si era imposto all'interno di un carcere britannico per difendere le sue idee.
nel 2010... :(


mercoledì 29 settembre 2010

scaramanzie e superstizioni

scaramanzie e superstizioni ovviamente non dovrebbero accompagnare il cammino dell'uomo evoluto. neanche le religioni, a mio modo di vedere (le ritengo un retaggio delle "scar & sup" del passato).
poi entrano in ballo gli affetti. e si perde di razionalità.

avevo pubblicato due post (eccoli qua, l'uno e il due) dove con qualche detto di jim morrison spingevo il Toro alla vittoria.
addirittura nel secondo mi ripromettevo di continuare fino alla finale della champions league (chissà poi perchè solo alla finale, volevo ripetere amsterdam??)

poi in un rigurgito di lucidità (capita anche a me), ho evitato di continuare per la terza partita consecutiva. e abbiamo perso. contro la penultima in classifica.
lo sapessero in curva, il prossimo sabato prenderei un carico di legnate...

non pretendo di essere io con delle frasi su un blog a condizionare il campionato di calcio (penso si incazzerebbe anche la snai), però il rimorso è forte...

bah, volevo lavarmi la coscienza.
ora passiamo oltre... ma lasciamo il detto per oggi (trovato ascoltando il vinile di morrison hotel al contrario): "se gli amici non riesci a trovare, di te magari ci potremo liberare"

scusate la farneticazione e buona giornata a tutti.

martedì 21 settembre 2010

cocci di vetro


già.
non sassi, ma cocci di vetro.
un vetro infranto.

ecco cosa rimane del sogno.
anzi, non era neanche più un sogno, perchè ormai organizzato nei dettagli.

già ottenuto permesso e benedizione da mia moglie.
partenza l'8 ottobre, all'alba del venerdì. fino a domenica.
destinazione stoccarda, all'oktoberfest.
insieme ai miei "compari" con cui vado a vedere le partite del Toro.

ieri, invece, con mail aziendale, venivo informato di un calendario di riunioni "fondamentali" e "non modificabili" [cito testualmente] che, tra le altre date, comprende ovviamente proprio l'otto ottobre.
ho provato a chiedere uno spostamento della data incriminata, ma... nulla da fare.

almeno avrò la soddisfazione di avere salvato il mondo.
(quella riunione dovrà per lo meno avere questa importanza)

lo sapevo... me lo sentivo sulla pelle che sarebbe stato un lunedì disastroso.

domenica 19 settembre 2010

domenica mattina

risveglio, torpore, benessere, sorrisi, aria, luce, sole.
cemento, neon, nervoso, astio, livore, urla silenziose.

luppolo, musica, benessere.

rancore, nervoso, una molla.
uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci...

egocentrismo, egoismo.

vaffanculo, va... (a me, neh...)

rilassarsi:
Rokkurro, Undir Sama Imni

sabato 18 settembre 2010

disastro: NON ho sparpagliato luppolo

visto e considerato che la settimana scorsa l'aver rotto una bottiglia di birra aveva portato bene al mio Torello del cuore, quest'oggi, che si gioca contro uno squadrone che dopo sole quattro partite di campionato ha due volte e mezzo i nostri punti (sic), ho comperato, per sacrificare qualcosa a Eupalla, un cartone non da sei, ma da dodici bottiglie da 66cl.

purtroppo non si è rotto il cartone, non sono inciampato mentre lo portavo a casa, non si è verificato nessun cedimento strutturale delle bottiglie.

non mi resta che attaccarsi al proverbio californiano che Jim amava ripetere appena sveglio a Pameluccia sua:

when the rain falls harder, Bull's players run faster!

tenete conto che quando cominciava a biascicare proverbi al risveglio Jimmone era parecchio sgrammaticato (metto le mani avanti)

Ad ogni modo, oggi si va a Torino per la prima volta in questo campionato.
E mi comprerò una sciarpetta color nero/oro.

(finchè portano bene i proverbi di JDM, io andrò avanti...)

18 IX 1970 / 18 IX 2010



radio popolare questa mattina ha pensato bene di ricordarmi l'anniversario della scomparsa di mr.james marshall hendrix.
quarant'anni...

venerdì 17 settembre 2010

cielo grigio, pioggia leggera



quando mi sveglio e le sinapsi del mio cervello cominciano ad attivarsi, guardo fuori dalla finestra.
strano ma vero, talvolta vedere un cielo grigio con una leggera pioggia mi mette di buon umore...

beh, non sempre. e anche a condizione io sia in ferie come oggi: altrimenti il traffico mi incupirebbe subito.

ricordo un'abitudine di fine anni '80 (in quegli anni le circostanze mi portavano spessissimo a milano): con questo tempo indossavo il mio spolverino nero, mettevo le cuffiette del walkman (a cassette, ovviamente: i lettori di mp3 non esistevano ancora...) e camminavo per ore per milano appunto, senza una meta precisa.
osservando volti, guardando le luci dei neon, vagabondando.

se la pioggia aumentava allora salivo su un mezzo dell'atm (di preferenza la 90 o 91: quelli che fanno la circonvallazione esterna di milano). oppure entravo in una birreria. quale? dipende da dove mi trovavo... quindi toglievo le cuffiette, e dalla mia borsa di pelle potevo estrarre il nuovo numero di Rockerilla, o quello di A-Rivista Anarchica. in alternativa, un libro. e ci restavo per mezz'ore...

niente cellulari all'epoca: non potevi essere contattato. eri solo con te stesso e i tuoi pensieri.
molto terapeutiche quelle "passeggiate".

non ci pensavo più da anni... chissà come mai mi sono tornate in mente oggi...

">

sabato 11 settembre 2010

disastro: ho sparpagliato luppolo - 2

io al sabato vado a far la spesa all'alba (mi scuso con quanti si alzino al sabato realmente all'alba costretti però ad andare a lavorare).
nel senso che il mio supermercato apre alle 8:00 del mattino e io a quell'ora sono già lì con il carrello rombante per riuscire a comperare quanto serve e a tornare a casa prima che arrivino le orde dei barbari.
inoltre ci vado di preferenza da solo: senza moglie e figli.
altrimenti il tempo necessario alla spesa si dilaterebbe almeno del doppio, più o meno la stessa cosa capiterebbe (purtroppo) anche allo scontrino che alla cassa poi batterebbero.
io mai ho sopportato luoghi eccessivamente affollati e incasinati e, nel limite del possibile, cerco di evitare di fare lunghe code...
quindi alle otto e mezza ero già di ritorno.
macchina nel box, porto i sacchetti della spesa verso l'ascensore.
imprudentemente (lo sapevo, lo sapevo...) ho preso una confezione di birra (un cartone di 6 bottiglie da 66cl) con una mano sola con lo scopo di far prima.
e questo mentre pensavo: speriamo che il cartone non ceda, prendendolo solo da una parte.
in realtà ancora stavo pensando: ...solo da una par... che questo ha ceduto!.
schianto sordo sul pavimento del corsello del box, e schiuma di birra che fuoriusciva dal cartone...
ansiosamente controllo: per fortuna c'è stata solo una "vittima".
si ritorna nelle pattumiere, per buttare i cocci nel bidone del vetro...

che tristezza...

speriamo si realizzi almeno il famosissimo detto: se una birra ti esplode al suolo, il Toro poi asfalterà il Sassuolo. o per lo meno l'altro: se una birra al mattino ti scoppierà, il Toro al pomeriggio poi vincerà.
(sgrat, sgrat, sgrat!)

martedì 7 settembre 2010

E' finita l'estate

piove...
e ci ho impiegato 45 minuti per percorrere 15 km di tangenziale...

sabato 4 settembre 2010

Complimenti, Tradate :(


Leggo che nel comune di Tradate (VA) il bonus bebè (il sostegno economico destinato a famiglie di basso reddito) di 500 euro è destinato ai soli genitori entrambi italiani. Nulla a coppie miste, tanto meno a genitori entrambi stranieri.
Questo con la giustificazione di dare "un segnale d'incoraggiamento alla cultura europea".

Non ci sono dubbi che questo sia un atto evidentemente discriminatorio.
Infatti il Tribunale di Milano decide: "la norma discrimina per etnia e per nazionalità", per cui va estesa a tutti i residenti del comune della provincia varesina.

Ma il comune di Tradate allora decide di sospendere il bonus bebè per poter fare appello a questa sentenza.
Come per dire: o i soldi agli italiani oppure nulla a nessuno?

la difesa della razza...






martedì 31 agosto 2010

che figura :-O

In una qualsiasi e ipotetica famiglia dell'hinterland milanese, nel parlare quotidiano, si intercala spesso una discreta quantità di parolacce più o meno spinte.
Se il brutto esempio parte dai genitori, non si può pretendere che i figli siano immuni da questa brutta abitudine...

Quindi, forse spinta da qualche programma infernale come "s.o.s. tata", la mamma (che qui chiameremo Mara) ha avuto la fantastica idea di condannare tutti i colpevoli che dicono sconcezze in casa a una pena pecuniaria di 50 centesimi... sono consentiti, al massimo, termini come cacchio e mizzega...

Si è arrivati però velocemente (non si ha sempre una considerevole quantità di monete in tasca) a segnare su un blocchetto i debiti di ognuno.
Il papà che, casualmente, chiameremo Vittorio ha già in mente, per la prossima partita del Toro, di addebitarsi forfettariamente una ventina di euro ancora prima di godersi lo spettacolo...

Premesso che presto, a mio parere, questa famiglia potrà godersi una crociera di un mese intorno al mondo e completa di tutti gli optional con il frutto (o bottino?) di queste "tasse", l'altro giorno si stava tornando a casa tutti insieme in ascensore.
Allorché, entrando in casa, Mara schiocca un casto bacino sulle labbra del marito.
Il figlio (che indovinate... chiameremo Paolo) allora salta su e propone una tassa anche per queste intimate! (termine pescato da una recente puntata dei Simpson)
Mara protesta, spiegando che già siamo una coppia che in pubblico non si spinge mai normalmente neanche a queste banali espressioni di affetto: per una volta che dà un bacino...

La risposta di Paolo (che in questo universo parallelo deve ancora compiere dieci anni) è stata: "Beh, però io mi ricordo che quando io ero piccolo [sic], mentre mi guardavo in televisione i cartoni dei Bionicle, voi vi chiudevate in bagno a fare flick e flock!"

Un brivido gelido correva sulla schiena del papà, mentre la mamma si sbizzarriva nella scelta del colore del volto da mostrare al mondo...


venerdì 27 agosto 2010

ci sono posti...

ci sono posti dove la sfiga si trova così bene che finisce con lo stabilirsi e non andarsene più.

torino è uno di questi posti.
ma non tutta torino, in realtà... diciamo una metà.

mi riferisco a questo: "Il Torino Football Club comunica che, in data odierna, il calciatore Marco Bernacci ha informato la società della propria decisione di abbandonare temporaneamente l'attività di calciatore professionista per motivi strettamente personali."

per tutti i non informati, questo giocatore era arrivato al Toro il 20 di agosto (una settimana oggi!!) e ha 26 anni...

ma solo da noi?????

giovedì 26 agosto 2010

hinterland milanese, 25 agosto 2010

premessa: ieri mia moglie, mentre era al parchetto vicino casa con la bambina, ha visto alcuni ragazzi (beh, ragazzi... età stimata tra i venti e i trent'anni) che "giocavano" un po' vivacemente con i giochi dedicati ai bimbi piccoli: quelli, per capirsi, dedicati all'età da scuola materna.
notare che questo parchetto è stato appena rimesso a nuovo (sarà circa un annetto).
li ha richiamati, ha fatto notare loro che stavano avendo un comportamento idiota (per ora glielo ha fatto notare ancora da calma) e pareva tutto d'un tratto che questi avessero ripreso pieno controllo del loro cervello, pur se piccino...
dopo pochi minuti, però, tutto si ripete: questa volta si divertivano a scagliare le altalene in modo da annodarle alla trave superiore (mmm, non penso di essere stato chiaro...).
allora mia moglie riparte, questa volta con l'occhio cattivo, e ha uno scambio un po' vivace di battute con questi personaggi.
indi passa una macchina dei vigili. mia moglie esasperata dal comportamento dei giovinastri, richiama l'attenzione e spiega la situazione. allora le forze dell'ordine vanno da questi vivaci burloni e fa loro una ramanzina di una mezz'oretta...

pensieri: ma dove dobbiamo andare... cosa dobbiamo sperare in una coscienza civile... cosa sogno a fare una società autoregolamentata da noi stessi, anziché da leggi... cosa uno spera a fare che l'ambiente venga tutelato quando non riusciamo a rispettare un parco giochi, uno dei pochi posti di aggregazione per bimbi e per grandi (e anche di integrazione, visto che in questi parchi gioco i bambini giocano insieme senza distinzioni di razza o religione. quindi danno anche l'input ai loro genitori per cominciare a scambiare due parole, cominciare a conoscersi...) che ci sono qua dalle mie parti...

pensiero successivo: ...e magari poi questi piccioni vanno anche a votare per silviuccio loro (se non peggio...)

pensiero finale: lo so, scene così ce ne sono a bizzeffe. c'è anche di molto peggio...
è solo un piccolo sfogo...

Charles Baudelaire - Il vino dell'assassino

E’ morta la mia donna: sono libero!
Posso bere, sicché, quando mi pare.
Se rincasavo privo di danaro
gli urli suoi mi squassavano le fibre.

Mi sento come un re, sono beato.
L’aria è purissima, il cielo una festa.
Era proprio un’estate come questa
quando di lei mi sono innamorato.

La sete orribile che mi divora
la spegne il vino, ma dev’esser tanto
quanto ne può contenere soltanto
la sua tomba: e non è poco davvero.

Ho gettato il suo corpo in fondo a un pozzo
e gli ho scagliato sopra, per sottrarlo
a ogni vista, le pietre dell’orlo.
- Ora voglio scordarmela, se posso.

Per tutti i giuramenti di dolcezza,
che non si estinguono davvero mai,
per poterci riconciliare ormai,
come ai bei tempi della nostra ebbrezza,

la pregai che mi desse appuntamento,
la sera, in una stretta strada scura.
E lei ci venne, folle creatura.
Chi più chi meno, siamo tutti dementi.

Lei era ancora, pure se sfinita,
assai graziosa, ed io l’amavo, certo,
l’amavo troppo, e per questo le ho detto:
“Cara, devi lasciare questa vita”.

Nessuno mi capisce: c’è uno solo,
tra questi ubriachi deficienti,
che ha pensato, nelle notti silenti,
di far del vino un funebre lenzuolo?

Crapuloni che nulla mai scompone,
simili a fredde macchine di ferro,
proprio mai, né d’estate né d’inverno,
han conosciuto davvero l’amore,

con tutti i lugubri suoi incantamenti,
e la sequenza di allarmi infernali,
le lagrime, le velenose fiale,
le ossa e le catene strepitanti.

Eccomi libero, solo, deciso
a bere, fradicio, l’ultimo sorso.
Ora, senza paura né rimorso,
mi sdraierò per terra, e, così steso,

cadrò nel sonno come fossi un cane!
Il carro, con le sue pesanti ruote,
carico di pietrame e di rifiuti,
o l’infuriato vagone potranno

schiacciare questo mio corpo colpevole,
oppur tagliare a metà questo mio
tronco: per me, me ne infischio di Dio,
della Santa Eucarestia e del Diavolo.

lunedì 23 agosto 2010

si ricomincia

ovviamente non sto parlando del lavoro e della fine delle sospirate e, ahimè, quasi del tutto alle spalle, vacanze.

parlo del campionato di serie B (ahimè 2) che riparte (per noi del Toro) questa sera.

ripartirà, però, senza di me sugli spalti, visto che mi sono rifiutato di fare la famigerata "tessera del tifoso" e quindi non ho potuto comperare l'abbonamento come di consueto (ma potrò pur sempre comperare i biglietti singoli - pensa te!?).

ripartirà questa sera e sarà subito un casino, visto che nelle prime quattro giornate giocheremo rispettivamente: lunedì sera alle 20:45 - sabato alle 18:30 - sabato alle 20:45 - sabato alle 15:00

uno schifo questo "calcio spezzatino". non sono certamente il primo a dirlo e non sarò l'ultimo, ma è ovvio che queste cose complichino la vita sia a chi vuole andare a vedere una partita allo stadio, sia a chi organizza impegni famigliari dopo aver buttato l'occhio al calendario.
esempio: oggi in ufficio ricevo una mail da mia moglie. mi chiede se ci sono problemi se dovessimo uscire per una pizza con una coppia di amici venerdì o sabato sera.
rapida occhiata al sito ufficiale del Toro, e poi: "tesoro, venerdì non ho problemi. sabato mi è impossibile".

a parte questo... Cari ragazzi (mi riferisco ai calciatori), tenete alto lo sguardo, visto che indossate la più bella e gloriosa maglia di calcio che ci sia qua in itaglia... date il massimo e riportateci in serie A (che di visitare la serie B mi sono veramente rotto i cogl....).

TEARS RUN RINGS - distance (2010)

Mi permetto di segnalarvi un disco che ho "scoperto" da pochi giorni... e che molto, molto mi intriga.

Nel mio piccolo, dico che questo gruppo statunitense mi può ricordare i "Cocteau Twins" e anche i "Jesus & Mary Chain" più morbidi...

Ho letto anche che molti li paragonano ai britannici "slowdive" (gruppo però che, confesso, non conosco... beh, vedrò di colmare questa lacuna).



venerdì 6 agosto 2010

pausa

la riviera mi attende,

baci e abbracci sparpagliati per tutti voi.

ci si "vede" al rientro.

lunedì 2 agosto 2010

Bologna, 2 agosto 1980


per non scordare

domenica 1 agosto 2010

Bossi dixit

leggo su un quotidiano nazionale di oggi:

Bossi: "Venti milioni di persone pronte a battersi per impedire di scalzare Silvio"

eccone fotografata una parte, mentre attendevano ordini e poco prima che indossassero le loro camicie verdi...

venerdì 30 luglio 2010

un chilo e mezzo again and again and again...

mmmh (mugolìo)... vengo accusato di battere la fiacca [:D], ma in realtà ero impegnatissimo nell'arte del dolce far nulla (beh, un far nulla relativo, con due bimbi...) e nell'arte di mettere addosso (naturalmente non spalmati uniformemente, ma sempre là, sempre là...) un chilo e mezzo in cinque giorni trascorsi nella riviera romagnola (nota: prima volta nella mia vita che vado laggiù).

borghesissima vacanza a pensione completa [quindi non poteva mancare il topolino all'ombrellone :)].
mi svegliavo pregustando la colazione, indi spiaggia cominciando a pensare al pranzo.. pennica post pastus (insieme alla piccolina, mentre moglie e figlio si rosolano in piscina), risveglio lento e piscina (o spiaggia), cominciando a pensare alla cena, poi passeggiata che terminava ai giochi per bimbi per chiudere con letture varie in camera...

nota 1: ci si potrebbe anche abituare ad una grama vita del genere...
nota 1/bis: anche perchè nella sala ristorante mi facevano trovare di fisso una brocca da 1 lt di birra al tavolo :)
nota 2: cavolo, ma ci sono le conchiglie in spiaggia da queste parti!
nota 3: in mare non mai riuscito ad arrivare dove non toccavo...

sgomento al supermercato

più precisamente, sono rimasto choccato nel reparto giornali/libri:



(per informazione: peruzzo editore)

mercoledì 21 luglio 2010

Vigevano, 20 luglio 2010 - fatto! :-)

Esco dall'ufficio un po' in anticipo sullo straordinario (non retribuito...) prefissatomi e mi dirigo verso Vigevano.
A parte un po' di traffico all'uscita della tangenziale ovest, il viaggio scorre placido, io con un occhio al tom-tom e l'altro alla strada (come un camaleonte, insomma).

Arrivo alla stazione di Vigevano, lascio la macchina nel relativo parcheggio e mi sento per l'ennesima volta con il mio amico Roberto [fratello granata ndr] che mi spiega come arrivare nella fantastica piazza Ducale per comperare i biglietti del concerto e mi informa che sarebbe arrivato là entro pochi minuti...


Ci sono persone che hanno una strana visione dello spazio-tempo.
Roberto è una di queste: nei suoi pochi minuti ho fatto il giro turistico della piazza (che non è piccola)
sia in senso orario che antiorario,
sono entrato in un bar a bere un caffé, poscia in una libreria feltrinelli dapprima solo per curiosare, ma dove alla fine ho anche comperato un libro...

Vabbè... poco male. Arriva Roberto e entriamo nel cortile del Castello di Vigevano, dove, oltre al palco, ci sono anche degli stand dove ci si può rifocillare nell'attesa...

Beh, io non avevo una gran fame. Una discreta sete, quella sì.
Ci guardiamo in giro e vediamo almeno tre stand di produttori artigianali di birra.

Ammetto che nella scelta ci siamo fatti influenzare dal nome: "Birrificio Clan!Destino?".
La birra (anzi, le birre: mi è parso giusto provare sia quella in bottiglia che quella alla spina) sono ottime.
Direi meglio quella in bottiglia, anche se un po' meno fredda come temperatura.
Il giusto livello di amaro nel retrogusto...
I due ragazzi del birrificio (Luca e Matteo) sono simpatici e disponibilissimi. Sorseggiando, si chiacchiera un po' di tutto: dalla birra si passa alla musica, alla politica, si scoprono affinità... e poi vengo a sapere che anche loro son tifosi del Toro!
Vengono dall'Astigiano, cliccando sul volantino, potrete trovare altre informazioni sul loro birrificio...
(da notare in basso l'evento itinerante "grappolo contro luppolo"... mi sento un po' tirato in ballo...)

Sempre bevendo e chiacchierando, vediamo che sul palco nel frattempo è salito Badly Drawn Boy.
Nulla di speciale, assolutamente (imho). Ma almeno ci fa avvicinare al palco e all'atmosfera del concerto..
All'incirca suona per tre quarti d'ora... durante la pausa, io mi dirigo prudenzialmente verso i bagni per far posto alle birre che verranno.

E allora mi perdo l'entrata in scena di Brendan Perry! Ma si può farsi trovare chiusi in bagno in quel momento? Ma è entrato alla chetichella appena mi ha sentito tirar giù la cerniera dei pantaloni?

Formazione a cinque. Con tastierista/voce femminile. Il suono, come spesso capita nei concerti, è un po' più "elettrico" rispetto ai dischi (il che non mi dispiace per nulla).
Il tempo è passato anche per lui, per lo meno esteticamente (vedi foto). Ma c'è la sua solita voce che ti avvolge, ti fa fluttuare nello spazio di questo castello di Vigevano.
Pezzi dei Dead Can Dance inframmezzati con i suoi pezzi solisti, per terminare con le canzoni del nuovo "Ark". Un'ora di concerto.
Grande. Contento di esserci stato.

Mi giro e guardo il pubblico. Mah, saremo un due/trecento persone?
Me la godo questa assenza di calca. Già fa caldo e le zanzare ormai non le sento neanche più...

Una pausa di mezz'ora buona e poi attaccano gli "Archive".
Ammetto che fino a quindici giorni fa non li conoscevo neanche. Quando li ho visti sulla locandina sono andato ad ascoltare cose loro su you tube e dico che non mi dispiacciono affatto.
Meglio ancora dal vivo, addirittura! Perchè certe loro canzoni che dal disco non mi prendono (un po' troppo "elettroniche" per i miei gusti), dal vivo acquistano senza dubbio maggior fascino.
Gli "Archive": fino ad otto elementi sul palco! Due voci maschili, una femminile più un rapper (bianco). Tre chitarre, due tastiere, basso e batteria. Discreta la presenza scenica.
Mah, tante influenze nella loro musica: dai Radiohead, ai Massive Attack, dagli Suede a Moby... addirittura mi ricordano i Subsonica in certi pezzi di tastiera...
Forse un po' troppe idee e poca identità precisa? Mah, il concerto lo si è gradito alquanto, e loro danno l'impressione di divertirsi veramente.

Dimenticavo: nella pausa tra B.P. e gli Archive, io e il mio amico facciamo conoscenza con un simpatico e fulminatissimo elemento (Peppo) che veniva dall'Alessandrino appositamente per Brendan Perry. Solo che (poveretto) è arrivato a metà concerto passato...
Ci racconta di viaggi estremi per il mondo, della comune dove vive, delle sue coltivazioni (eehmmm) nell'orticello. Che dire... attiriamo elementi strani. Forse perché Peppo ha notato che fumavamo le sue stesse sigarette e allora avrà pensato di venire a fare amicizia?

Finiti i concerti, circa a mezzanotte, ci rispostiamo tutti e tre verso lo stand dei nostri "amici" del Clan!Destino? e ci prendiamo altre birre. Ci sediamo ad un tavolone e si parla e si chiacchiera... e mi accorgo che sono le due di notte.
Ci vuole circa un'ora di macchina per tornare a casa, allora saluto malvolentieri la compagnia e la strada mi accoglie...

Nota: le foto sono state scattate alcune con il cellulare, altre con la "macchinetta", per cui la qualità è scarsina... ma questo è quel che passava il convento.
A proposito di convento... il libro che ho comperato è: "Memoriale del Convento" di Saramago. ;)


venerdì 16 luglio 2010

frasi celebri - 1

"Desidero, e sia l'ultimo e più ardente mio desiderio, che l'ultimo re venga strangolato con le budella dell'ultimo prete"

JEAN MESLIER *

*1664-1729, ex parroco e filosofo francese.

martedì 13 luglio 2010

Inconvenienti...

Nello scorso week end, il viaggio verso la Liguria è passato liscio. Traffico accettabilissimo, neanche al bivio Genova/Ventimiglia abbiamo subito rallentamenti.

Si entra nell'appartamento carichi di borse, borsine e zainetti (il minimo indispensabile con due figli).

Come un copione più volte vissuto, Mara si dirige verso la camera da letto per arieggiare la camera e disfare la borsa con i vestiti.
Io vado in bagno, apro il rubinetto centrale dell'acqua e accendo il boiler.
Dopodichè entro nella sala e apro la porta finestra che dà sul balcone e la finestra per togliere anche da qua l'odore di chiuso che inevitabilmente c'è.

A questo punto, il passo successivo è quello di innestare a muro la tripla alla quale sono collegati la piccola tv, il lettore dvd e il lettore cd. Nonchè l'antenna della televisione.
Per farlo devo piegarmi in un piccolo spazio tra il tavolinetto e la finestra della sala.
Finestra che evidentemente risente delle vibrazioni che genero mentre mi curvo chino per attaccare le spine di cui sopra... e che puntualmente, come se fosse dotata di un sensore, si rispalanca aspettando solo che io mi drizzi per farmi picchiare la schiena contro il telaio.
Sempre, mi frega. E sempre dal cielo cadevano sulla riviera Ligure un discreto numero di angeli e madonnine varie..

Ma questa volta ha superato sè stessa, la stronza!
La mia schiena sente l'impatto contro il telaio, ma è un impatto dolce, che non provoca la solita fitta che lascia il più delle volte anche un visibile graffio sul dorso.
La ho presa così bene, al punto giusto, che neanche avessi preso le misure... insomma, la ho sollevata dai cardini. La finestra supera la mia schiena come in un tuffo carpiato e si schianta sul pavimento.

Altro che i bicchieri del ReAnto.

Questa in confronto è stata più una cosa tipo arma di distruzione di massa.

Pezzi di vetro acuminatissimi grandi, medi e piccoli. Scaglie appena visibili, polvere di vetro.
Mi sono domandato come una finestra delle dimensioni di cm 50x130h (ovviamente la ho poi misurata) abbia potuto seminare cocci di vetro per tutto il ponente ligure (almeno così mi è sembrato).

Altro che i soliti angeli e le solite madonnine che scendevano svolazzando quasi allegramente dal cielo...
stavolta ho scomodato anche gli dei dell'olimpo e del valhalla.

Una volta calmatomi ho poi pensato a quanto sono/siamo stati fortunati che vicino a me non ci fossero i bambini (pensa se fosse caduta sulla mia piccolina...brrrr).
E che ho poi imparato dove c'è un vetraio... sono cose che possono sempre servire...

lunedì 12 luglio 2010

vorrei scrivere qualcosa...

...ma fa caldo.
tanto.
e sudo.

e sì che avrei un paio di cose da postare...
ma ho troppo caldo.

il caldo mi scioglie le idee e mi liquefa il neurone solitario.

ciao
iao
ao
o

che caldo, puttanaccia porca!


mercoledì 7 luglio 2010

la mia solidarietà

la mia solidarietà (per quanto possa valere) va ai cittadini dell'Aquila andati a Roma per protestare contro la mancata ricostruzione, per le tasse dell'anno scorso (sospese) che dovrebbero rendere un un'unica tranche, per le infrastrutture della loro città ad oggi ancora inefficienti, per protestare per essere stati trattati come fenomeni da baraccone a scopi propagandistici ed elettorali.
e che hanno raccolto un messaggio di speranza:

lunedì 5 luglio 2010

che fastidio...

...quando la sintonizzazione della radio della macchina, si sposta da radiopopolare 107.6 a radiomaria 107.9!!!
capita sempre più spesso... quasi ad ogni accensione...
intollerabile!!! che roba!!! :-/

venerdì 2 luglio 2010

vigevano, 20 luglio 2010




Brendan, io ci sarò! :D

non mi porterà mica sfiga questo post?
paiura!

mercoledì 30 giugno 2010

attimi di PAZienza

come riusciva (e riesce tutt'ora) a spaccarmi dalle risate solo con una tavola, con un paio di vignette...

lunedì 28 giugno 2010

ritrovati (quasi tutti)

ieri sera ho ricevuto una telefonata da mia madre: "ti devo dare una bella notizia..."

già! causa vari motivi, i miei genitori sono dovuti scendere nella loro cantina per cercare di capire cosa eventualmente buttare, recuperare, o trasferire in altro loco.
e lì sono (ri)apparsi sotto i loro occhi probabilmente (ri)inorriditi le mie vecchie annate di "Frigidaire", ormai date per disperse!
Unico piccolo neo: quanto riportato alla luce, e riordinato da poco, parte stranamente dal numero due!


mai che si possa essere serenamente soddisfatti! (ma, ora che so, ribalterò la loro cantina fino a ritrovare il numero uno disperso...)

però, in (magro) compenso ci sono anche i vecchi numeri di "Frizzer" e di "Tempi Supplementari":


...e comunque, all'interno dei numeri di Frigidaire nr.23-24 e 29 ci sono ancora le due utilissime dispense de:













Occhio!

:)

sabato 26 giugno 2010

outlet village

"Vittorio, domani ci alziamo presto, così andiamo in quell'outlet di cui ti parlavo l'altro giorno."

Questo me lo disse ieri sera.
Sapevo che non sarei riuscito a trovare scuse valide, a meno di rompermi volontariamente un braccio. Ma non penso il gioco possa valere la candela..

Maledetta invenzione gli outlet village.
Ma ogni tanto mi tocca concederglielo. Ormai ha rinunciato al "piacere" di andare a fare shopping a milano con il sottoscritto. Ora si arrangia con amiche o cognate.
Io sbuffo e guardo l'orologio già dopo mezz'ora. Senza contare le imprecazioni cui deve essere ascoltatrice quando sto cercando parcheggio.
Un esempio di dialogo: "come mi sta questo vestito?" "quanto costa?" la mia puntuale risposta.

Le rimasero solo gli outlet per andare insieme a far shopping.

Allora, cominciò dapprima a portarmi a quello di Serravalle Scrivia (AL). Tempo dopo andammo al Franciacorta Outlet Village (BS). Poi imprudentemente le svelai che, andando a Torino per andare allo stadio, passavo puntualmente davanti ad un altro outlet village. Così dovetti andare anche a Vicolungo (NO), ma in quel caso la colpa fu solo mia.
Ora una sua collega le ha detto quant'è carino l'outlet di Fidenza (PR).

Almeno posso contrattare alcune condizioni. Tra le quali: si arriva a destinazione all'orario di apertura.
Così non vengo preso dai conati di vomito guardando all'arrivo un mega parcheggio affollatissimo. Inoltre, la temperatura è ancora fresca.

Questi outlet village sono anche carini esteticamente, hanno pensato anche ai parchi gioco per i bambini (così li puoi lasciare sfogare dopo che te li sei trascinati dietro per qualche ora - poveri), ci sono bagni grossi come il mio appartamento...

Giornata scontata: praticamente in ogni negozio bisogna concedersi soste lunghe eoni, ma che a lei bastano appena per radiografare ogni capo d'abbigliamento presente.
Corse dietro alla bimba che, non appena uno si rilassa accendendosi una sigaretta ("ti aspetto fuori dal negozio, tu finisci pure di guardare"), decide di incamminarsi tranquillamente tra la folla...
Litigate con il bimbo: "papà, mi compri la maglietta del Man Utd?" "ma sei scemo? costa ottanta euro" "allora c'è quella dell'arsenal, sono solo sessanta euro"... "aargh"

Beh, per quest'estate ho dato.
La prossima volta mi toccherà per questo tardo autunno, magari in vista dei regali di natale.

lunedì 21 giugno 2010

che palle

che mi fanno quando mi danno del leghista se in una conversazione ammetto di tifare contro l'italia ai mondiali di calcio.
non c'è neanche bisogno che io prenda le distanze da loro. nulla hanno a che vedere con me.
che il trota sguazzi nelle sue acque che di certo non sono le mie...

ci ho provato, assistendo a questi mondiali, ad essere per lo meno neutrale. se non altro per portar rispetto a mio figlio che, seduto al mio fianco sul divano, poverino, tifa per la nazionale.
è colpa mia se al goal della nuova zelanda o a quello del paraguay sono saltato come una molla dal divano urlando "ciao, ciao, ciao, ciao lippi... vattelappigliar...." eeehhmm.

lippi è (ai miei occhi) l'arroganza fatta persona.
e l'arroganza è una delle cose al mondo che più mi fanno andare in bestia.

e poi, nella partita d'esordio dell'italia a questi mondiali, c'erano in campo otto tra ex, presenti o futuri gobbi su undici. come posso riuscire a tifare un cannavaro, un camoranesi o anche un chiellini qualsiasi? non ce la faccio proprio.

tornando a lippi, concedetemi una parentesi: all'epoca del misfatto ero ancora un bimbo, per cui non me ne resi conto... ma anni dopo, studiando la nostra "storia", venni a conoscenza che in una partita samp-Toro del marzo '72 il marcellone nazionale respinse dalla porta, già entrato, un tiro del nostro Agroppi. che ovviamente non venne convalidato. sarebbe stato il goal del pareggio. magari poi avremmo addirittura vinto... beh, per lo meno un punto ce lo hanno scippato. lippi, tra l'altro, mai ammise di aver respinto dopo la linea quel tiro. chiedete ad Agroppi ancora oggi: i suoi occhi diventeranno di brace.
sempre le cronache di quell'anno raccontano poi di un goal assurdamente annullato a Toschi in un milan-Toro. quell'anno il Toro arrivò secondo a un solo punto dalla testa della classifica. inutile dire quale squadra si appropriò del maltolto.

tornando a lippi... stia tranquillo. non ci terrei a salire sul carro del vincitore, come paventava qualche giorno fa.
non mi sono sentito campione del mondo quattro anni fa, a maggior ragione non mi sentirei campione quest'anno. ma penso si possa stare tranquilli...

Spero che con il Prandelli, la nazionale riacquisti ai miei occhi un po' di simpatia...

venerdì 18 giugno 2010

dopo 38 anni... ma ci si arriva

già. sono passati 38 anni da quell'ignobile domenica del 30 gennaio 1972.

quel giorno, a Derry, una marcia di protesta finì con il sangue versato di 13 vittime innocenti uccise dalle forze militari dell'esercito inglese (un'altra morirà poi in seguito, per le ferite riportate).

fin da subito, testimoni irlandesi e internazionali, affermarono che i manifestanti erano disarmati e che i parà spararono sulla folla inerme.

ora, dopo una seconda inchiesta governativa durata dodici anni (la prima gettò vergognosamente la responsabilità sui civili), vengono chiarite le responsabilità di quegli assassinii.
l'inchiesta ha concluso che nessuna delle vittime rappresentava una minaccia per i soldati (alcune di queste furono anche uccise mentre sventolavano un fazzoletto bianco per far capire di essere inermi) e che furono i soldati britannici a "perdere il controllo", sparando senza alcun preavviso.

bah, meglio tardi che mai, si dice...

R.I.P.: Jackie Duddy (17)
colpito al petto - Paddy Doherty (31) colpito alle spalle - Bernard McGuigan (41) colpito alla testa mentre sventolava un fazzoletto bianco - Hugh Gilmour (17) colpito al petto - Kevin McElhinney (17) colpito alle spalle - Michael Kelly (17) colpito allo stomaco - John Young (17) colpito alla testa - William Nash (19) colpito al torace mentre soccorreva un ferito - Michael McDaid (20) colpito alla faccia - James Wray (22). prima ferito, poi colpito da distanza ravvicinata mentre giaceva a terra - Gerald Donaghy (17) colpito allo stomaco - Gerald McKinney (34) colpito al petto mentre alzava le braccia per far capire di essere inerme - William McKinney (27) colpito alle spalle mentre cercava di portare soccorso a un altro caduto - John Johnston (59) colpito a una gamba e a una spalla. morì quattro mesi dopo. l'unico a non morire quel giorno

che la terra sia più lieve per voi, ora...