mercoledì 30 giugno 2010

attimi di PAZienza

come riusciva (e riesce tutt'ora) a spaccarmi dalle risate solo con una tavola, con un paio di vignette...

lunedì 28 giugno 2010

ritrovati (quasi tutti)

ieri sera ho ricevuto una telefonata da mia madre: "ti devo dare una bella notizia..."

già! causa vari motivi, i miei genitori sono dovuti scendere nella loro cantina per cercare di capire cosa eventualmente buttare, recuperare, o trasferire in altro loco.
e lì sono (ri)apparsi sotto i loro occhi probabilmente (ri)inorriditi le mie vecchie annate di "Frigidaire", ormai date per disperse!
Unico piccolo neo: quanto riportato alla luce, e riordinato da poco, parte stranamente dal numero due!


mai che si possa essere serenamente soddisfatti! (ma, ora che so, ribalterò la loro cantina fino a ritrovare il numero uno disperso...)

però, in (magro) compenso ci sono anche i vecchi numeri di "Frizzer" e di "Tempi Supplementari":


...e comunque, all'interno dei numeri di Frigidaire nr.23-24 e 29 ci sono ancora le due utilissime dispense de:













Occhio!

:)

sabato 26 giugno 2010

outlet village

"Vittorio, domani ci alziamo presto, così andiamo in quell'outlet di cui ti parlavo l'altro giorno."

Questo me lo disse ieri sera.
Sapevo che non sarei riuscito a trovare scuse valide, a meno di rompermi volontariamente un braccio. Ma non penso il gioco possa valere la candela..

Maledetta invenzione gli outlet village.
Ma ogni tanto mi tocca concederglielo. Ormai ha rinunciato al "piacere" di andare a fare shopping a milano con il sottoscritto. Ora si arrangia con amiche o cognate.
Io sbuffo e guardo l'orologio già dopo mezz'ora. Senza contare le imprecazioni cui deve essere ascoltatrice quando sto cercando parcheggio.
Un esempio di dialogo: "come mi sta questo vestito?" "quanto costa?" la mia puntuale risposta.

Le rimasero solo gli outlet per andare insieme a far shopping.

Allora, cominciò dapprima a portarmi a quello di Serravalle Scrivia (AL). Tempo dopo andammo al Franciacorta Outlet Village (BS). Poi imprudentemente le svelai che, andando a Torino per andare allo stadio, passavo puntualmente davanti ad un altro outlet village. Così dovetti andare anche a Vicolungo (NO), ma in quel caso la colpa fu solo mia.
Ora una sua collega le ha detto quant'è carino l'outlet di Fidenza (PR).

Almeno posso contrattare alcune condizioni. Tra le quali: si arriva a destinazione all'orario di apertura.
Così non vengo preso dai conati di vomito guardando all'arrivo un mega parcheggio affollatissimo. Inoltre, la temperatura è ancora fresca.

Questi outlet village sono anche carini esteticamente, hanno pensato anche ai parchi gioco per i bambini (così li puoi lasciare sfogare dopo che te li sei trascinati dietro per qualche ora - poveri), ci sono bagni grossi come il mio appartamento...

Giornata scontata: praticamente in ogni negozio bisogna concedersi soste lunghe eoni, ma che a lei bastano appena per radiografare ogni capo d'abbigliamento presente.
Corse dietro alla bimba che, non appena uno si rilassa accendendosi una sigaretta ("ti aspetto fuori dal negozio, tu finisci pure di guardare"), decide di incamminarsi tranquillamente tra la folla...
Litigate con il bimbo: "papà, mi compri la maglietta del Man Utd?" "ma sei scemo? costa ottanta euro" "allora c'è quella dell'arsenal, sono solo sessanta euro"... "aargh"

Beh, per quest'estate ho dato.
La prossima volta mi toccherà per questo tardo autunno, magari in vista dei regali di natale.

lunedì 21 giugno 2010

che palle

che mi fanno quando mi danno del leghista se in una conversazione ammetto di tifare contro l'italia ai mondiali di calcio.
non c'è neanche bisogno che io prenda le distanze da loro. nulla hanno a che vedere con me.
che il trota sguazzi nelle sue acque che di certo non sono le mie...

ci ho provato, assistendo a questi mondiali, ad essere per lo meno neutrale. se non altro per portar rispetto a mio figlio che, seduto al mio fianco sul divano, poverino, tifa per la nazionale.
è colpa mia se al goal della nuova zelanda o a quello del paraguay sono saltato come una molla dal divano urlando "ciao, ciao, ciao, ciao lippi... vattelappigliar...." eeehhmm.

lippi è (ai miei occhi) l'arroganza fatta persona.
e l'arroganza è una delle cose al mondo che più mi fanno andare in bestia.

e poi, nella partita d'esordio dell'italia a questi mondiali, c'erano in campo otto tra ex, presenti o futuri gobbi su undici. come posso riuscire a tifare un cannavaro, un camoranesi o anche un chiellini qualsiasi? non ce la faccio proprio.

tornando a lippi, concedetemi una parentesi: all'epoca del misfatto ero ancora un bimbo, per cui non me ne resi conto... ma anni dopo, studiando la nostra "storia", venni a conoscenza che in una partita samp-Toro del marzo '72 il marcellone nazionale respinse dalla porta, già entrato, un tiro del nostro Agroppi. che ovviamente non venne convalidato. sarebbe stato il goal del pareggio. magari poi avremmo addirittura vinto... beh, per lo meno un punto ce lo hanno scippato. lippi, tra l'altro, mai ammise di aver respinto dopo la linea quel tiro. chiedete ad Agroppi ancora oggi: i suoi occhi diventeranno di brace.
sempre le cronache di quell'anno raccontano poi di un goal assurdamente annullato a Toschi in un milan-Toro. quell'anno il Toro arrivò secondo a un solo punto dalla testa della classifica. inutile dire quale squadra si appropriò del maltolto.

tornando a lippi... stia tranquillo. non ci terrei a salire sul carro del vincitore, come paventava qualche giorno fa.
non mi sono sentito campione del mondo quattro anni fa, a maggior ragione non mi sentirei campione quest'anno. ma penso si possa stare tranquilli...

Spero che con il Prandelli, la nazionale riacquisti ai miei occhi un po' di simpatia...

venerdì 18 giugno 2010

dopo 38 anni... ma ci si arriva

già. sono passati 38 anni da quell'ignobile domenica del 30 gennaio 1972.

quel giorno, a Derry, una marcia di protesta finì con il sangue versato di 13 vittime innocenti uccise dalle forze militari dell'esercito inglese (un'altra morirà poi in seguito, per le ferite riportate).

fin da subito, testimoni irlandesi e internazionali, affermarono che i manifestanti erano disarmati e che i parà spararono sulla folla inerme.

ora, dopo una seconda inchiesta governativa durata dodici anni (la prima gettò vergognosamente la responsabilità sui civili), vengono chiarite le responsabilità di quegli assassinii.
l'inchiesta ha concluso che nessuna delle vittime rappresentava una minaccia per i soldati (alcune di queste furono anche uccise mentre sventolavano un fazzoletto bianco per far capire di essere inermi) e che furono i soldati britannici a "perdere il controllo", sparando senza alcun preavviso.

bah, meglio tardi che mai, si dice...

R.I.P.: Jackie Duddy (17)
colpito al petto - Paddy Doherty (31) colpito alle spalle - Bernard McGuigan (41) colpito alla testa mentre sventolava un fazzoletto bianco - Hugh Gilmour (17) colpito al petto - Kevin McElhinney (17) colpito alle spalle - Michael Kelly (17) colpito allo stomaco - John Young (17) colpito alla testa - William Nash (19) colpito al torace mentre soccorreva un ferito - Michael McDaid (20) colpito alla faccia - James Wray (22). prima ferito, poi colpito da distanza ravvicinata mentre giaceva a terra - Gerald Donaghy (17) colpito allo stomaco - Gerald McKinney (34) colpito al petto mentre alzava le braccia per far capire di essere inerme - William McKinney (27) colpito alle spalle mentre cercava di portare soccorso a un altro caduto - John Johnston (59) colpito a una gamba e a una spalla. morì quattro mesi dopo. l'unico a non morire quel giorno

che la terra sia più lieve per voi, ora...


mercoledì 16 giugno 2010

lunedì 14 giugno 2010

non sono neanche troppo incazzato...

Abbiamo perso.

L'anno prossimo si resterà in serie B.
Ma non sono neanche troppo incazzato o depresso...

Punto primo: penso che a conti fatti, il brescia abbia giocato meglio di noi questa finale (beh, lasciamo perdere il goal annullatoci nella finale di andata).
Ieri andavamo alla metà della velocità dei bresciani, sia di gambe che di idee, ma penso sia successo perchè ci siamo arrivati spremuti fisicamente e mentalmente (probabilmente abbiamo pagato la rincorsa che abbiamo fatto durante tutto il girone di ritorno).
E lasciamo perdere disquisizioni tattiche sulla nostra formazione in campo all'inizio perchè se no avrei bisogno di scrivere molto molto di più...

Punto secondo: tutto sommato in serie B si sta meglio: c'è un calcio più vero. più sanguigno, ruspante. Senza i grossi condizionamenti che ci sono in serie A.
Avrò molte nuove trasferte vicine a casa: a Novara, a Varese... volete inoltre mettere la soddisfazione di andare a vedere Portogruaro-Toro (non so neanche dove sia di preciso...) e poi non dovrò andare a vedere qualche partita che si giocherà di domenica alle 12:30 , come capiterà in serie A.
E non giocheremo contro la gobba. Ci sto troppo male, per quella partita: per la mia salute è meglio evitarla, anche se il come la evitammo nel 2006-07 fu una cosa memorabile!
mmm, mi sembra la storia della volpe e dell'uva...

Ah, prima di chiudere, vorrei comunque ringraziare gli sportivissimi tifosi bresciani (degni della loro dirigenza).
Dapprima perchè ieri sera all'uscita dello stadio intonavano cori alla sciagura di Superga (forse dimenticandosi che il loro stadio si chiama Rigamonti, come un nostro giocatore là deceduto, originario di brescia).
E poi anche perchè, mentre eravamo sui pullmini che ci riconducevano (a mo' di bestiame) dallo stadio al parcheggio dove la polizia ci aveva fatto lasciare pullman, macchine etc., ci offrivano festosamente da bere... solo che quello che ci offrivano era ancora nelle bottiglie, in bicchieri di vetro, oppure anche qualche gioiosa sassata...

Qua sopra, non parlerò oltre sulla trasferta di ieri, meglio di no.
di solito sono uno che va alle partite casalinghe (ho la tessera) e a qualche trasferta "tranquilla", magari più interessato per l'occasione al lato enogastronomico che alla partita in sè...
però quella di ieri è stata una esperienza "interessante"...

venerdì 11 giugno 2010

26 anni fa

si spegneva Enrico Berlinguer.



quanto manca oggi alla sinistra italiana una persona così...
come politico certamente, ma anche come persona.

giovedì 10 giugno 2010

CLERKS (k.smith) - 1994

Sento di averne bisogno.
Devo riprendermi.
Lo rivedrò appena i cuccioli andranno a nanna...

(avviso: se qualcuno non conosce il film, non è il caso di guardare i video con dei bimbi intorno...)






mercoledì 9 giugno 2010

stati d'animo

agitazióne - Sensazione soggettiva di malessere, in conseguenza di uno stato di nervosismo o di ansia.
ànsia - Stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa
tensióne - Stato di intensa eccitazione o eccitabilità, per lo più connesso con forti preoccupazioni, con l’ansiosa attesa di qualche cosa, con lo struggente desiderio di raggiungere uno scopo o comunque di giungere a una condizione di appagamento che ristabilisca l’equilibrio e la distensione psichica
torménto - Afflizione spirituale, soprattutto quando sia continua, intensa, provocata da un sentimento che rode con insistenza l’animo e la mente.

aggiungiamo:
lo stomaco chiuso, le mani sudate, il respiro affannoso... e la sete!

queste sono pene d'amore!
(si parla del Toro, neh)


martedì 8 giugno 2010

dovrei preoccuparmi?

appena rientrato a casa, ho appena il tempo di posare la mia borsa che la mia cucciolotta mi guarda, salta giù dal divano sorridendomi e urlando "ciaaaoooo papààà!" mi corre addosso abbracciandomi forte le gambe. (non è nana, ha solo due anni e mezzo).

ho guardato mia moglie con aria interrogativa, con lo sguardo le ho chiesto "cosa è successo? avete litigato?" ma sempre in silenzio lei mi ha risposto di no.
ora, premesso ovviamente che sono cose che "sciolgono" letteralmente un padre, non so cosa pensare.

considerato che nella stragrande maggioranza dei casi quando rientro in casa e saluto, la piccola forse a malapena si gira a guardarmi e il più delle volte non mi risponde neanche.
considerato anche che allora, sfidato nel mio orgoglio, mi avvicino a lei per farle due coccole, e lei mi respinge sdegnosa...

cosa è successo?
ho controllato i cd sul mobile per vedere se si era divertita a "metterli in ordine", ma sembra tutto a posto...
anche libri, fumetti, dvd sono tutti in ordine.
la sua cameretta non è oltre la solita devastazione che conosce ormai da anni...
il gatto gira ancora per la casa.
non mi ha bevuto di nascosto una birra (e meno male!).

cosa sarà accaduto?
sarà solo un'eruzione di affetto troppo a lungo sopito?
o ci sarà sotto qualcosa?

intanto mi sono goduto il momento, però...

sabato 5 giugno 2010

LOBOTOMIZZESCION IN PROGRESS - 2

interessante articolo su Repubblica di oggi:

La tv italiana cancella la crisi
anche se ora fa più paura del crimine

Tg1 e Tg5 guidano la tendenza. L'Italia non è in crisi, sta meglio di tutti i suoi vicini europei. E sul piccolo schermo le notizie sull'emergenza economica sono venti volte in meno di quelle sulla criminalità
DI VLADIMIRO POLCHI

oggi

è la giornata mondiale dell'ambiente.
Dovrebbe esserlo anche negli altri trecentosessantaquattro.
Punto.

intanto...

Stadio Filadelfia: una vergogna

Recentemente ho trascorso con la mia famiglia qualche giorno in Valle d'Aosta.

Sulla strada del ritorno, visto che non si era poi troppo distanti, ho pensato di "acculturare" e contribuire alla crescita "granata" di mio figlio, passando da Torino.

Dapprima lo ho portato sul colle di Superga a salutare la lapide degli Invincibili che là si schiantarono in un nero pomeriggio di maggio del 1949 (e guarda gli scherzi del destino, quel giorno di maggio coincide con quello del mio compleanno).

E poi, visto che c'era ancora tutto il tempo del mondo, lo ho portato a vedere dove giocava il Grande Torino: lo Stadio Filadelfia.

UNA VERGOGNA!

Quella che era stata la Casa del Grande Torino, versa ormai da anni in stato d'abbandono.
Se non fosse per l'intervento di alcuni tifosi Granata, che ormai se ne prendono cura, specialmente nel periodo ricorrente la sciagura di Superga, chissà come sarebbe ora. Anzi, potrei dire che là, oggi, ci sarebbe un supermercato Bennet.

Un minimo di storia: questo stadio nacque nel 1926, fatto costruire dal conte Enrico Marone di Cinzano.
Come detto ci giocò, con il passare degli anni, anche il Grande Torino: imbattuto per sei anni, un centinaio di partite.
Qua il Torino ci giocò fino al campionato 1962-63, con una sola eccezione: il campionato 1958-59, disputato al Comunale, che (guarda caso) portò alla prima retrocessione nella storia della società.
Venne poi usato per gli allenamenti della prima squadra prima, per la primavera poi.
In seguito abbandonato anche per gli allenamenti della primavera, causa declino delle strutture.

E qua cominciano a nascere progetti su progetti. Si costruiscono negli anni decine di modellini che illustrano come "tornerà a splendere" questo stadio.
Quanti ne ho visti! Negli anni '90 l'allora sindaco di Torino Diego Novelli lanciò addirittura una sottoscrizione: un mattone per il filadelfia! (chiedendo un contributo delle allora 100.000 lire). Conosco amici che si sono fatti attirare dalle lusinghe di questo signore, ma ancora attendono di vedere il loro mattone... forse è meglio, così non cadrebbero nella tentazione di tirarglielo dietro!

Non accusatemi di faciloneria: scendere nei dettagli, sarebbe veramente troppo lungo: dovrei fare un post a puntate. Se vi interessa, qua trovate un discreto riassunto della storia dello stadio.
Basti sapere che se non ci fosse stato l'intervento di associazioni di tifosi, la bennet e la italcostruzioni, dove giocava capitan Valentino, ci avrebbero costruito un centro commerciale e anche dei palazzi.

Non sogno che possa essere ricostruito uno stadio adatto alle partite della prima squadra, ma almeno che possa tornare ad essere la nostra "casa". Sede degli allenamenti delle rose e magari il campo che ospita le partite della squadra primavera: questo sì.

Non mi sembra di chiedere la luna.

Ieri:










Oggi:



giovedì 3 giugno 2010

LOBOTOMIZZESCION IN PROGRESS

se non saprete che cosa guardare in tv domenica sera (io purtroppo non potrò: sarò impegnato a soffrire per il mio Toro), ecco un fantastico consiglio:

le finali di Miss Padania 2010!!!


esasperati dalla mancanza dell'isola dei famosi?
non vi basta la pupa e il secchione?
tutte quelle ciance di quei comunisti irriconoscenti che criticano il nostro splendido presidentissimo del consiglio e amatissimo dal 62% di itaGliani vi disturbano?
guardate la finale di miss padania 2010!!
in realtà si svolgerà il sabato presso un teatro di milano, però non preoccupatevi: non perderete questi fantastici momenti. sintonizzate dalla comoda poltrona di casa vostra rete 4 domenica sera in seconda serata.

un'ultima chicca: Anche quest’anno interverrà alla manifestazione il Direttore del Tg4, Emilio Fede, che assegnerà la fascia di “Miss Informazione Libera” (sic!)

scusate, vado a vomitare...

mercoledì 2 giugno 2010

io ricordo

a differenza sua, che cosa aveva detto a proposito delle tasse...



p.s.: mi riferisco, chiaramente al suo democratico intervento telefonico di ier sera durante ballarò

martedì 1 giugno 2010

KOYAANISQATSI (reggio - 1983)



Vittorio, tutto bene?
Sì, perchè?
Cos'è quella musica? E' alienante...

In effetti, avevo cominciato a guardare Koyaanisqatsi comodamente sdraiato sul divano, approfittando di un momento di tranquillità (bimbo giù in cortile, bimba stranamente buona con la mamma di là in camera).
Dopo pochi minuti avevo cominciato ad alzare sensibilmente il volume del televisore.
Una manciata di altri minuti, e avevo acceso anche l'impianto hi-fi e la musica ormai riempiva l'intero appartamento.

E' tanto, tanto tempo che non mi capitava di rivedere questo film.
Complice qualcuno su blip.fm che ha "blippato" la title-track, mi è tornata la voglia di rispolverare la vecchia videocassetta e rivederlo.

Che dire... in questo momento avrei voglia di consigliare tutti di vederlo almeno una volta a stagione. La psiche ne troverebbe giovamento (per lo meno... a me capita questo).

Koyaanisqatsi ha richiesto più di sei anni di riprese.
Assolutamente senza dialoghi, le musiche sono di Philip Glass.
La regia è di Godfrey Reggio e produttore è Francis Ford Coppola.
Primo film della trilogia "qatsi". è stato seguito da "Powaqqatsi" e da "Naqoyqatsi"

Koyaanisqatsi è una parola hopi. I suoi significati:
  • vita in tumulto
  • vita folle
  • vita in disintegrazione (aridaje)
  • vita squilibrata
  • condizione che richiede un altro stile di vita
Una curiosità: la prima volta mi capitò di vederlo al cinema. Ci portarono in "gita scolastica" quando presumo fosse in prima visione. Una scelta che ora, con il senno di poi, definirei coraggiosa. Soprattutto per un istituto tecnico commerciale.