domenica 24 ottobre 2010

riflessioni Granata - 24 ott. 2010

che schifo.

cairo ha sperperato un enorme patrimonio di entusiasmo, rinato dopo la nostra resurrezione del 2005: ricordo la finale spareggio dei play off contro il mantova (vedi foto): record di spettatori per la stagione in quel di torino, nonostante i gobbacci avessero vinto (seee) lo scudo quell'anno. era il giugno 2006.
ci aveva promesso (e noi sognavamo) di far tornare Toro il toro. oltre tutto a quell'epoca si era centrata la promozione dalla B al primo colpo, con una squadra creata in pochi giorni. la gobba, grazie a calciopoli stava invece per percorrere il sentiero inverso.

si voleva una società che fosse degna del suo passato, e non succube.


arrivati all'ottobre 2010...
la gestione societaria resta farraginosa con navigazione a vista.
il settore giovanile (da sempre nostro vanto) è quasi azzerato.
i ruderi dello stadio filadelfia continuano a marcire.
le conferenze stampa continuano a tenersi in un container.
nei tre penosi anni di serie A che abbiamo vissuto durante la presidenza cairo abbiamo avuto il piacere di assistere a torino a 57 partite. di queste ne abbiamo perse 24. vinte solo 18. una volta, invece, venire a torino era un problema per chiunque.
ieri il frosinone (dico il frosinone, mica il real madrid) dopo venti minuti vinceva già per due a zero. anche loro sono tornati dalla gitarella a torino con tre punti in saccoccia.
in questo campionato, dopo undici partite ne abbiamo già perse sei.
non voglio stare qua a contare quanti allenatori e direttori sportivi abbia cambiato cairo in queste cinque stagioni e mezza (alla faccia di un presunto progetto).
il presidente è ormai contestato apertamente con teste di maiale che vengono recapitate in sede.
la squadra ha avuto ieri nel post partita il suo primo contatto stagionale negli spogliatoi con una delegazione di tifosi...



ora si parla del presunto arrivo di uno sceicco che vorrebbe comprarsi il Toro.

appena l'ho detto a mio figlio, è subito andato alla playstation modificando la rosa della squadra: al posto dei poveri de vezze e de feudis sono arrivati sotto la mole gerrard e fabregas.
all'ala basta con gasbarroni: ormai c'è cristiano ronaldo e il povero rolando bianchi (l'unico sopravvissuto) ora fa coppia con wayne rooney.

basta solo che lo sceicco (che ha un nome: Mansour, proprietario della Etihad Airways, e anche del Manchester City) se dovesse davvero arrivare, non mi diventi a breve così:











venerdì 22 ottobre 2010

milano, 22 ottobre 2010


in occasione della mostra di Salvador Dalì "il sogno si avvicina", c'è stato un incontro che potrei definire epocale. :)

mercoledì 13 ottobre 2010

e quindi uscimmo a rivedere le stelle


prima di esultare pienamente, aspetto di vedere anche l'ultimo minatore, il trentatreesimo (chissà che ansia mentre aspetterà il suo turno da solo a oltre seicento metri sotto terra).
però vederli risalire uno dopo l'altro dopo una "prigionia" di oltre due mesi mi fa tirare un respiro di sollievo.
per loro e per le loro famiglie.
bene così.



domenica 10 ottobre 2010

finalmente!

finalmente una domenica di sano cazzeggio.

dopo tanti giorni passati di corsa.
correndo al lavoro. correndo dietro ai figli. correndo a fare la spesa.
correndo sempre e comunque nel traffico dove tanta altra gente sta correndo come me.

finalmente mi sono rilassato.
sfogliando album di ricordi.
non sotto forma di fotografie, ma di canzoni.

ogni canzone che si lega a un luogo, o a un volto, o a una determinata situazione.
senza continuità musicale. senza pretese di omogeneità.

se non il filo nella mia mente (malamente attaccato al mio neurone superstite) che lega ricordi e musica.

passando attraverso cose assurde.
saltando (per capirsi) da beth dei kiss a wishing on a star di paul weller.
da greetings to the new brunette (shirley) di billy bragg a all my colours degli echo & the bunnymen, a the wait dei killing joke.

il tutto mentre moglie e figli erano usciti con i nonni, quindi avevo campo libero con musica e (soprattutto) volume.
il tutto con un cielo malinconicamente autunnale.
il tutto tirando le tende e abbassando leggermente le tapparelle in modo da crearmi la giusta luce per crogiolarmi nella malinconia che puntualmente mi sale quando rivango ricordi, fossero anche brutti.
il tutto sorseggiando un pomeridiano bicchierino di whisky...

ahhhh, se poi la serata si chiudesse bene, sarebbe una domenica da "circolino rosso" sul calendario...


dimenticavo...

se con la musica al pomeriggio cazzeggio,
il toro nella bergamasca andrà a passeggio. :D





sabato 2 ottobre 2010

tom waits - anywhere I lay my head

Well I see that the world is upside-down
Seems that my pockets were filled up with gold
And now the clouds, well they've covered over
And the wind is blowing cold
Well I don't need anybody, because I learned, I learned to be alone
Well I said anywhere, anywhere, anywhere I lay my head, boys
Well I gonna call my home

Beh mi rendo conto che il mondo è sottosopra.
Sembrava di aver le tasche piene d'oro,
Ora le nuvole hanno coperto tutto.
E il vento soffia freddo.
E non ho bisogno di nessuno, perché ho imparato, ho imparato a stare solo.
E ovunque, ovunque, ovunque io appoggerò la mia testa,
L
o chiamerò casa mia.


pago per le mie idee

nel 1850 potrebbe averlo detto Michail Bakunin, quando fu dapprima condannato a morte, poi pena commutata nel carcere a vita.
nel 1929 Sandro Pertini fu condannato prima alla reclusione, poi al confino per le sue idee.
nel 1962 Nelson Mandela fu incarcerato per le proprie idee. Ne uscì solamente dopo venticinque anni.
nel 1965 Malcom X pagò con la vita le proprie idee.
nel 1967 Che Guevara pagò con la vita il combattere per le proprie utopie.
nel 1981 Bobby Sands pagò con la vita lo sciopero della fame che si era imposto all'interno di un carcere britannico per difendere le sue idee.
nel 2010... :(