domenica 20 febbraio 2011

soprusi vari...

mentre c'è un omino che pensa gli si possa permettere tutto, altrimenti grida alla congiura comunista...

mi è stato vietato la settimana scorsa di potere andare a novara a vedere il Toro,
mi sarà vietato la prossima settimana di essere a portogruaro per vedere il Toro,
mi sarà vietato tra due settimane di essere a torino per vedere Toro-atalanta (vendita dei biglietti vietata ai residenti in lombardia).

ieri invece ho potuto.
(e il Toro ha anche vinto: il vero avvenimento sta qua).

e ho trovato fuori dalla curva dei fratelli che distribuivano questo volantino.

se avete due minuti leggetelo: stanno succedendo (anche negli stadi) cose incredibili e preoccupanti...

8 commenti:

Alligatore ha detto...

Che cavolo hai combinato? Tirato qualche bottiglia di birra sulla testa di qualcuno? ... comunque sia inquietante. Io non vado quasi mai allo stadio per partite (l'ultima due/tre anni fa), anche perchè non è la mia passione principale (anzi, molto dietro mille altre), ma inquietante veramente: è un intreccio affaristico-liberticida che uccide il vero tifoso, come credo, sei tu.

vittoriobond ha detto...

ciao Alli :)
no, non ho combinato proprio nulla.
mi è vietato come a chiunque altro.
per motivi di "ordine pubblico".
a prescindere dal fatto che io sia incensurato e non sia mai stato neanche fermato per motivi legati alla sicurezza.

vittoriobond ha detto...

ps: quanto è bello andare con gli amici a farsi una mangiata (e non dimentichiamoci la bevuta) e poi allo stadio...
invece ci vogliono tutti attorno alle smart card di sky & mediaset...

Alligatore ha detto...

... già, l'intreccio affaristico-liberticida neoliberista. Non pensavo fossero capaci di arrivare a tanto.

Leandro Giovannini ha detto...

da non credere. ti ho linkato nel mio ultimo post.

vittoriobond ha detto...

grazie Harmonica per il link e la visibilità data alla cosa.

Ernest ha detto...

grazie per questa notizia... stanno continuando a distruggere il calcio!

vittoriobond ha detto...

purtroppo è vero, Ernest...