fin dalle vecchie foto di scuola, le prime delle quali mostrano dei fiocconi azzurri più grossi del mio viso.
foto con mio nonno,
foto di amici che il corso della vita mi ha portato lontano. alcuni dei quali me li ha portati proprio via.
foto di amici coi quali, seppur sempre più raramente, ci si vede ancora per qualche buona birra e una chiacchiera,
foto di amici che poi il corso della vita ha dimostrato invece di non meritarsi la definizione di "amico".
foto di vecchie auto.
foto di vecchi amori,
foto di viaggi ormai irripetibili,

foto con amici di stadio. e mi accorgo che alcune facce sono le stesse in foto di venticinque anni fa... una malattia. è una malattia...
foto in sala di registrazione, foto di quando si suonava...
scatti rubati di nascosto.
foto di natali e di compleanni.
e il mio viso che col passare delle pagine si fa sempre più maturo (i capelli bianchi vennero solo con l'avvento in casa mia della fotografia digitale).
e allora ci vuole della musica.
ma questa stronza accentua i ricordi.
cambio canzone quasi ad ogni pagina di album.
e sale un velo di tristezza.
il velo si fa più spesso.
decido quindi di abbassare le luci e di godermi la musica,
con il cuore che mi si inumidisce
e i pensieri che cominciano a rincorrersi.

per poter domani piagnucolare sul mio oggi.